Si narra che...
Il fascino di una storia millenaria
Il fascino di una storia millenaria
Il Mago della Lucania
Si narra che la casa fosse appartenuta a un mago, molto conosciuto in Basilicata, il guaritore Giuseppe Calvello, detto il Ferramosca, che aveva la sua residenza abituale in campagna, a circa 7 km dal paese, e lì ricevette la visita dell’etnologo Ernesto De Martino, che lo citò nel celebre saggio “Sud e magia” (Feltrinelli - 1959). A testimonianza della permanenza del vecchio mago nell'abitazione, una targa posta dal Comune di Castelmezzano e la segnalazione sulla famosa guida turistica internazionale Lonely Planet.
Al Piano Arena aveva una casa con vigna anche il mio bisnonno Michele Santoro che, negli anni '50 del secolo scorso, dal Ferramosca dovette comprare l'attuale Casa del Mago. |
Le origini
Ma la Casa è molto più antica. La sua costruzione risale ai tempi in cui erano ancora visibili le mura del castello dell'antico Castro Mediano, attorno all'anno Mille. Di quella fortezza non è rimasto quasi nulla: pochi resti fra le guglie di arenaria. Il più impressionante è una scalinata, ripida e stretta, scavata nella pietra, che porta nel punto di osservazione più alto.
Fu a quei tempi che nerborute braccia scavarono a mano il cuore della casa: ed ecco le tre nicchie in roccia che ora compongono la zona letto con la piccola dépendance e la cucina-soggiorno, ma anche le scale che dal portone di pietra portano ai piani superiori. La recente ristrutturazione, che ha reso antisismica la casa, ha lasciato intatta la struttura architettonica originaria, che si caratterizza, tra l'altro, per le grosse travi di castagno a vista, ultracentenarie. |
La torre di avvistamento dell'antico Castro Mediano
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La Famiglia
La casa è stata abitata dalla famiglia di mia madre: il bisnonno, la bisnonna Teresa Passarella e i figli Domenico, Alfonso, Giuseppe, Marietta; e Rosaria, la mia amata nonna. La bisnonna Teresa badava anche alla figlia di primo letto del bisnonno, la cui madre era morta di parto a New York, dove i due giovanissimi sposi si erano trasferiti alla fine del secolo XIX. Il bisnonno Michele Santoro, a cui io somiglio molto, ritornò a più riprese in America, dove lavorava in una libreria ed era un uomo avventuroso, lavoratore e colto: scriveva poesie e articoli, collaborando da lì con il giornale Il Mattino di Luigi Barzini sr.
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L'ispirazione artistica
La Casa del Mago è stata abitata anche da mia madre, l'artista Teri Volini, ospite della zia Marietta prevalentemente durante le vacanze estive. Ed è durante questi felici estati che in lei è nata l'ispirazione per le opere pittoriche della serie “La Montagna Stregata”, opere dalle quali emerge interamente la fascinazione di quei monti, pullulanti di magia e di mistero forniti dalla natura: un luogo fatato, prezioso per le memorie i ricordi, i racconti, le luci, le ombre e la fantasia.
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La Ragnatela
Come Land artista, essa si è cimentata nella realizzazione di una grande “tessitura” tra le Piccole Dolomiti (1999): una gigantesca Ragnatela in filo rosso, a rappresentare il senso di unione tra tutti gli esseri e la natura e il rispetto che le dobbiamo. Descrizione completa
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